giovedì 9 febbraio 2012

... e consapevolezza

Nel post precedente ho parlato dei condizionamenti, e spiegato come nel corso della vita (soprattutto nei primi anni di vita) veniamo inconsapevolmente "programmati" dall'ambiente che ci sta intorno.
Alcuni di questi condizionamenti restano inconsci: non ci rendiamo conto della loro esistenza e - comunque - non sappiamo da dove provengano; in ogni caso continuano a farci agire in maniera irrazionale e quantomeno non ottimale.

In questo post, ti spiegherò come "risvegliarti" da questa condizione.

Il famoso "risveglio" di cui tanto parlano filosofie orientali e guru di vario tipo non è altro che l'acquisizione della consapevolezza di questi condizionamenti. Il termine è stato scelto perché è contrapposto allo stato in cui vivi in maniera "automatica" secondo un programma che è stato inserito nella tua testa e di cui non sei consapevole: una sorta di "sonno" che ti impedisce di vivere pienamente.
Ma qual è il problema di rimanere nella condizione di "sonno"?
Be', tanto per cominciare, le programmazioni che hai ricevuto nel corso degli anni sono del tutto... casuali!
Nella migliore delle ipotesi sono contrastanti; nella peggiore, deleterie. Ma anche il primo caso provoca una frustrazione insopportabile al tuo interno: in tante occasioni probabilmente una parte di te vorrebbe andare in una direzione e un'altra vorrebbe scegliere quella opposta.
Le regole che hai in testa ti vanno strette e ti creano confusione.
Stai male e non sai nemmeno perché.

Se vuoi tornare ad essere te stesso, smettere di vivere la vita di qualcun altro e non provare questa insoddisfazione e frustrazione latente devi prendere coscienza dei condizionamenti che hai ricevuto.

E' un processo lungo. Il cammino inizia in questo istante, riconoscendo di aver ricevuto dei condizionamenti nel corso della tua vita. Prendi atto del fatto che le tue "regole" e le tue "certezze" ti sono state imposte dall'ambiente esterno quand'eri piccolo, da persone che sicuramente non avevano la verità in tasca. Perché la verità in tasca non ce l'ha nessuno. Probabilmente erano in buona fede, ma ti hanno imposto regole derivate dalla loro esperienza, secondo la loro personale e soggettiva visione della vita.

Lo ripeto: il primo passo che devi compiere è riconoscere che sei stato condizionato.
Se sono riuscito a spiegarti questo concetto, vivrai questo istante come una "rivelazione" e già ti sentirai libero.
Forse un po' vuoto, ma libero.
Questa è la consapevolezza. Questo è il momento del tuo risveglio.

Il secondo passo, quello più lungo e che probabilmente durerà tutta la vita, consiste nel passare in rassegna le regole secondo cui vivi e analizzarle alla luce della tua nuova consapevolezza.
E' un cammino verso la conoscenza.

Una volta riconosciuto che sei stato condizionato devi rifiutare tutto quello che sai? Tutti i condizionamenti, tutte le tue certezze e gli insegnamenti?
Ovviamente no. Non è necessario rinnegare tutto.
Dovresti piuttosto analizzare ciascun "automatismo di pensiero", capire da dove e da chi proviene e passarlo al vaglio critico della ragione. Ora che sei consapevole che una regola è stata inserita nel tuo cervello da piccolo, puoi analizzarla razionalmente e decidere se tenerla o buttarla.
Con questo processo ricostruirai il sistema dei tuoi valori in maniera più adulta e razionale.
E rinascerai.

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