mercoledì 8 febbraio 2012

Condizionamenti...

Sei sicuro di stare vivendo la tua vita e non quella di qualcun altro? Per esempio quella dei tuoi genitori, o dei tuoi insegnanti?
Sei sicuro di essere "sveglio", in questo momento?

Filosofie orientali, religioni e guru di vario tipo parlano spesso di risveglio.
Ma anche la psicologia occidentale in fondo tratta di questo concetto.

Ma cosa cavolo significa? E' solo un'esca esoterica sventagliata a sproposito per attirare persone deboli?
Direi di no. Anzi, il concetto è piuttosto "scientifico".

Cominciamo dall'inizio.
Non riuscirò sicuramente ad essere esaustivo, ma spero di riuscire a rendere l'idea.


Nei primissimi anni di vita sei piccolo e indifeso, ma intorno a te ci sono persone adulte a cui ti affidi (genitori, nonni, insegnanti...), da cui dipendi in tutto e per tutto. La tua vita dipende letteralmente da loro.
Per questo li riconosci automaticamente come autorità assolute: loro sono grandi e grossi e "sanno tutto".
E' un meccanismo in grado di garantire la sopravvivenza della specie: nei primi anni di vita il tuo cervello assorbe qualunque cosa arrivi dai genitori in maniera diretta e indiretta e viene catalogata per sempre come verità assoluta.
Un bambino piccolo coglie e impara tutto dai genitori (e dalle figure adulte che lo crescono, televisione inclusa!), compresi i loro atteggiamenti inconsapevoli: nei primissimi anni il bambino memorizza qualunque cosa veda e senta, direttamente o indirettamente.

Questo dà sicuramente un'impronta decisa alla formazione di una persona: se anche da adulto non sarà più in grado di ricordare questi episodi, i suoi comportamenti saranno guidati dalle istruzioni memorizzate.

Non solo.
Come se non bastasse, fai parte della società, e sei inondato da messaggi "assoluti": la religione, la politica, la televisione, la pubblicità, i personaggi famosi... tutti ti forniscono delle regole.
Da ogni parte arrivano messaggi che in maniera più o meno diretta ti indicano qual è il giusto comportamento.

Il risultato di tutto questo è che nel corso della tua vita hai memorizzato indelebilmente infiniti condizionamenti, tanto più forti quanto più eri piccolo: "Se fai questo sei bravo", "Se fai quest'altro sei cattivo", "Hai successo se nella vita avrai questo o farai quello", ...

Ma la cosa veramente grave è che molti di noi non ne sono consapevoli!
Con buona probabilità, molti dei tuoi comportamenti sono ancora guidati da condizionamenti inconsci ricevuti nel corso della tua esistenza.
Se alcuni sono giusti e positivi, altri sono deleteri, non più validi o troppo generali.

... e qui entra in gioco il "risveglio".
L'argomento però è vasto e preferisco spezzarlo in diversi articoli: nel prossimo post proseguirò parlando della consapevolezza e del risveglio.




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